
LUINO TRA BORGO E VILLE
Il centro storico di Luino si sviluppa a ventaglio sul colle che sovrasta il lago.
Il suo fulcro è il Porto Vecchio, con la colonna sormontata dalla Madonnina, punto di riferimento dei pescatori. Qui si affaccia anche il Caffè Clerici, storico ritrovo culturale frequentato da Piero Chiara, che qui trovava spesso ispirazione per le sue storie.
Poco distante si apre Piazza Libertà, recentemente riqualificata, un tempo sede del mercato settimanale (che oggi, ogni mercoledì, popola le strade del centro con centinaia di banchi) e approdo dei battelli della Navigazione Lago Maggiore fin dal 1826.
Più in alto, sul colle, si trova Piazza San Francesco, centro più raccolto del nucleo medievale. A pochi passi da qui, tra le vie antiche, c'è anche la chiesa parrocchiale, la Prepositurale intitolata ai Santi Pietro e Paolo, edificata tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento.
Cuore pulsante del borgo è sicuramente via Felice Cavallotti, antica "contrada dei Mercanti" che ha conservato il suo antico fascino. Questa strada acciottolata su cui si affacciano ristoranti e atelier d'arte, che collega il porto alla parrocchiale, è una delle passeggiate più amate sia dai luinesi sia dai turisti.
IL LUNGOLAGO
Il lungolago pedonale di Luino, riqualificato negli ultimi anni, regala ai visitatori una passeggiata da oltre un chilometro e mezzo con un percorso, ampio e accessibile che costeggia viale Dante e attraversa alcuni dei punti più caratteristici della città.
Tra questi figura sicuramente Palazzo Verbania, oggi sede di eventi culturali e degli Archivi Chiara e Sereni. Nelle sue vicinanze si trova anche la statua di Giuseppe Garibaldi, la prima a lui dedicata e costruita quando era ancora in vita, che ricorda il suo sbarco e la battaglia contro gli Austriaci del 1848.
Oasi verde ideale per rilassarsi e per godere appieno della vista sul Maggiore, il vasto Parco a Lago, con le sue gradinate e un ponte sospeso sull'acqua, regala scorci spettacolari su Cannero e i suoi castelli e sulla sponda piemontese del Verbano.
Alle sue spalle, al di là della strada, si può visitare il quattrocentesco Santuario della Madonna del Carmine, uno dei luoghi di culto più conosciuti del territorio e centro di una forte devozione mariana.
Poco più in là, anche la chiesa di San Giuseppe, in origine l'oratorio del palazzo della famiglia Marliani, osserva il lungolago dal suo portico. Da qui, proseguendo fino al Porto Vecchio, con la sua Madonnina dorata che è uno dei simboli della città, si può ammirare Palazzo Serbelloni, sede del Municipio, e si possono raggiungere il lungolago intitolato a Carlo Zona, passeggiata con ampio spazio per i giochi dei bambini e per il fitness, e la spiaggia delle Serenelle.
PALAZZO VERBANIA
Affacciato direttamente sul lago, Palazzo Verbania è uno dei simboli culturali di Luino. Costruito nel 1905 su progetto dell'architetto luinese Giuseppe Petrolo, nacque inizialmente come Kursaal: un elegante salone in stile liberty destinato a ospitare feste, concerti, conferenze e cene.
L'edificio, ispirato all'architettura mitteleuropea, fu uno dei primi esempi di Liberty sul lago, pensato per dialogare con il paesaggio attraverso ampie terrazze panoramiche e grandi finestre affacciate sull'acqua.
Alla fine degli anni Venti fu trasformato in albergo, cambiando nome in Albergo Verbania e mantenendo comunque molti dettagli originali dello stile liberty.
Fin da subito il Kursaal divenne un punto di riferimento della vita sociale e culturale del borgo: qui si tenne una conferenza sul Futurismo nel 1913 e, secondo la tradizione, lo stesso Ernest Hemingway potrebbe averne scorto le luci durante la sua fuga verso la Svizzera raccontata in Addio alle armi. Il palazzo ispirò anche grandi autori locali come Vittorio Sereni e Piero Chiara, che ne fecero teatro di versi e racconti.
Dopo la chiusura dell'albergo nel 1971, Palazzo Verbania assunse una nuova identità culturale. Dal 1975, infatti, ospita mostre, incontri e attività dedicate alla promozione dell'arte e della letteratura.
Un importante restauro conservativo completato nel 2019 - realizzato nell'ambito del Programma di valorizzazione culturale tra il Comune di Luino, il Ministero della cultura e l'Agenzia del Demanio e grazie al contributo della Città di Luino, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia - ne ha valorizzato ulteriormente gli spazi, rendendolo sede degli Archivi di Vittorio Sereni e Piero Chiara e dell'Infopoint turistico della città.
Oggi Palazzo Verbania è un raffinato polo culturale aperto al pubblico: un luogo dove storia, arte e paesaggio si fondono in un unicum speciale nel cuore di Luino.
VILLE LIBERTY
All'inizio del Novecento, anche sulla sponda lombarda del lago Maggiore arriva lo stile Liberty, che contribuisce al rinnovamento e al rilancio turistico del territorio con case, villini e kursaal, realizzati da artefici del posto o da artefici più famosi del panorama italiano, che hanno dato vita a opere di pregio.
A Luino, diverse sono le testimonianze dello stile Liberty che raccontano della vivacità della città lacustre in quegli anni, a partire da Palazzo Verbania, nato inizialmente proprio come Kursaal. Percorrendo il lungolago, poi, si arriva a quella che viene chiamata "La Rotonda" o "Rondò", dove si può ammirare ancora oggi la ringhiera realizzata nel 1912.
In centro città spiccano anche il villino De Albertis (1907) in corso XXV Aprile, l'edificio del Panificio Luinese (1901) in via Vittorio Veneto e quello del Bar Centrale - Casa Barozzi - in piazza Garibaldi. Uscendo dal centro, si incontrano, in via Lugano, villa Guerrini-Cerutti (1903), villa Petrolo in via San Pietro e, andando invece verso Colmegna, le due ville Solera.
Proprio a Colmegna ci si imbatte in quello che è forse l'edificio più significativo del Liberty del Luinese, villa Carissimi: realizzata da Vincenzo Morandi nel 1907-1909, si affaccia sul lago con la sua facciata su cui spicca una finestra centrale ogivale sormontata da una testa femminile in Jugendstil.
A Laveno l'esempio di Liberty che ancora oggi si può ammirare è sicuramente Villa Tarlarini, dimora elegante e raffinata affacciata sul golfo e circondata da un vasto parco. Edificata nel 1908 dall'architetto milanese Francesco Carminati, ospitò per un periodo anche Winston Churchill.
Spostandosi invece verso il confine svizzero, rimanendo sempre sul lago, si possono citare come ulteriori testimonianze di stile Liberty l'Albergo Moderno di Maccagno, realizzato nel 1908, che oggi ospita l'ufficio postale del paese, e la cappella della famiglia Marchelli nel cimitero di Tronzano Lago Maggiore.
