
IL GOLFO DI LAVENO
Anche il lungolago di Laveno offre una passeggiata tra le più affascinanti della sponda lombarda del lago Maggiore.
Dal Parco Gaggetto, un'ampia area verde situata nei pressi della stazione ferroviaria di Laveno, si snoda un cammino panoramico che costeggia l'acqua e accompagna i visitatori fino all'elegante Hotel De Charme, situato proprio di fronte al Porto Labieno, il cuore nautico del paese, punto di attracco per barche a vela e motore.
Tra vestigia ancora legate alla storia del paese ed edifici dallo stile più contemporaneo, questa passeggiata regala ai visitatori il meglio di sé specialmente al tramonto, grazie alla luce calda che colora le acque del lago e i profili delle montagne, creando un'atmosfera romantica e indimenticabile.
Da qui lo sguardo può spaziare sull'ampio golfo di Laveno fino a cogliere, sulla sponda opposta, la sagoma elegante di Verbania, adagiata sulla costa piemontese. È proprio da qui, dall'imbarcadero di Laveno, che partono i traghetti diretti verso la città, offrendo un'opportunità in più per esplorare il territorio.
Nel periodo natalizio, in piazza Caduti del Lavoro, si può ammirare il presepe sommerso: un gruppo di 42 statue in pietra bianca che raffigurano i personaggi della Natività, dalla Sacra Famiglia ai pastori, che ogni anno vengono calati nelle acque del lago regalando uno spettacolo suggestivo carico di tradizione.
LA NAVIGAZIONE
Tra Laveno Mombello e Verbania-Intra è attivo l'unico collegamento diretto in traghetto tra la sponda lombarda e piemontese del lago Maggiore.
I traghetti possono trasportare non solo persone, ma anche auto e motoveicoli, permettendo così a cittadini e turisti di proseguire il proprio viaggio sulla sponda opposta senza dover circumnavigare parte del Verbano, con una traversata della durata di circa venti minuti.
Da Intra, poi, è possibile prendere gli altri battelli disponibili per andare alla scoperta di altre perle del lago Maggiore, come le Isole Borromee, Villa Taranto o le città di Stresa e Arona.
Durante la stagione estiva è attivo anche un collegamento diretto in battello da Laveno verso l'Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno, uno dei luoghi più suggestivi da ammirare: un monastero incastonato nella roccia, a picco sul lago Maggiore, che attira ogni anno migliaia di visitatori.
Informazioni su orari e biglietti: https://www.navigazionelaghi.it/biglietti-e-orari-lago-maggiore/
IL SASSO DEL FERRO
Dal centro di Laveno Mombello, un suggestivo impianto di risalita – la storica funivia/bidonvia con cabine aperte e chiuse – conduce dolcemente in circa 15 minuti fino alla località "Poggio Sant'Elsa", a circa 1.100 metri di altitudine, sul monte Sasso del Ferro.
Un viaggio panoramico tutto da vivere nel silenzio della natura, tra boschi e cielo, con un dislivello di oltre 700 metri che culmina in una vista spettacolare a 360 gradi dal lago Maggiore all'inconfondibile sagoma del Monte Rosa, ammirando gli altri laghi del territorio e spingendo lo sguardo fino pianura Padana. Nelle giornate limpide si possono scorgere anche l'aeroporto di Malpensa e persino le guglie del Duomo di Milano.
All'arrivo, l'esperienza si arricchisce grazie a una terrazza panoramica perfetta per il relax, dove prendere il sole, assistere al volo di parapendii e deltaplani, o semplicemente godere del panorama rifocillandosi presso il bar o il ristorante, o trascorrendo una o più notti nell'albergo presente in vetta.
Il Sasso del Ferro è anche un ottimo punto di partenza per escursioni a piedi o in mountain bike, con sentieri adatti a tutti i livelli e possibilità di trasporto bici con l'impianto di risalita.
Oggi, con moderni standard di sicurezza, la funivia di Laveno è un fiore all'occhiello del turismo varesino, ideale per chi cerca natura, emozioni e panorami mozzafiato in un'unica esperienza.
VILLA FRUA
Nel cuore del centro storico di Laveno Mombello sorge Villa De Angeli Frua, elegante dimora settecentesca circondata da un rigoglioso parco affacciato sul lago e oggi sede del Comune e della biblioteca.
Costruita a metà del XVIII secolo dalla famiglia nobile dei Tinelli, la villa passò nel 1896 al senatore Ernesto De Angeli, cognato dell'industriale tessile Giuseppe Frua.
La villa, con la sua pianta a U, conserva il suo fascino neoclassico originario, evidente nel portale monumentale, nel bugnato liscio e nelle decorazioni architettoniche. Nel tempo, è stata anche un vivace centro culturale: negli anni '70, ad esempio, le sue sale accolsero le opere di artisti di fama internazionale come Valerio Adami e Lucio Fontana.
Il parco che la circonda, oggi pubblico, è un luogo ideale per una passeggiata rilassante tra piante secolari e specie tipiche del paesaggio lacustre.
Uno degli ospiti illustri di Villa Frua fu Giuseppe Garibaldi che nel 1862, reduce dalla Spedizione dei Mille, la visitò e si affacciò dal balcone che dà sulla piazza per rivolgere un discorso al popolo.
IL FORTE CASTELLO
Nel cuore di Laveno Mombello, circondato dal Parco delle Torrazze, sorge il Forte Castello. Questo imponente complesso militare rappresenta il fulcro del sistema difensivo costruito nel XIX secolo dall'Impero Asburgico, che trasformò Laveno in una base navale e strategica sul Lago Maggiore.
Edificato tra il 1850 e il 1858 sopra i resti di un preesistente presidio medievale, il forte conserva ancora oggi la cinta muraria merlata di origine antica, una pianta a croce tipica delle strutture militari dell'epoca e un ridotto interno in stile austro-ungarico.
Al centro del complesso si innalza una torre merlata, ricostruita nei decenni successivi alla celebre Battaglia del 1859, quando i Cacciatori delle Alpi guidati da Garibaldi tentarono – senza successo – di espugnare il forte. A curarne la ricostruzione fu Francesco Pullè, etnografo-linguista che decise di piantumare il colle con oltre 36.000 alberi.
Situato in posizione panoramica sul promontorio che chiude a nord il golfo di Laveno, il forte offre una vista spettacolare: da qui lo sguardo abbraccia il Lago Maggiore e si spinge fino alle Alpi, dal Sempione al Gottardo.
