
CHIESA DI SAN GIORGIO
La chiesa di San Giorgio a Sarigo, frazione di Castelveccana, è uno degli esempi più significativi di architettura romanica nell'Alto Verbano lombardo.
Edificata nella seconda metà del XII secolo, conserva ancora oggi gran parte delle sue forme originarie, tra cui spiccano l'abside semicircolare e l'insolito campanile centrale, costruito nella mezzeria della facciata.
Nel corso dei secoli, la struttura ha subito diversi interventi che, pur modificandone l'impianto, non ne hanno alterato l'identità storica. Tra il XVI e il XVII secolo furono realizzati affreschi nell'abside e introdotte le volte a crociera nella navata principale. Un ampliamento significativo avvenne nel 1683, quando l'antica chiesa fu inglobata in una nuova struttura più ampia, pur mantenendo leggibili gli elementi originari.
L'interno, oggetto di un attento restauro conservativo tra il 2012 e il 2016, ha restituito preziosi affreschi medievali e tracce costruttive della fase romanica. Il progetto di restauro, curato dall'architetto Luigi Terrenghi, ha permesso di riscoprire decorazioni a lungo nascoste sotto scialbi e intonaci.
Architettonicamente, l'edificio presenta una doppia navata e un ingresso laterale, reso necessario dalla posizione del campanile. Le superfici in pietra locale, posata con maestria, danno vita a un'armonia cromatica tipica del romanico maturo, pur in un contesto rurale. L'abside si distingue per l'uso raffinato di archetti ciechi e pietre di varia natura, mentre le coperture in scandole di pietra, sostenute da orditure lignee, contribuiscono all'unicità della struttura.
All'interno, spicca il ciclo di affreschi nel catino absidale, recentemente riportato alla luce. L'opera, risalente tra il tardo Medioevo e il Rinascimento, è ancora oggetto di studio e attribuzione.
